Perugia
Perugia rappresenta la tappa iniziale dell’ideale itinerario Umbro che vogliamo suggerirvi. L’acropoli che si trova a circa 450 s.l.m. è raggiungibile da diversi accessi (Piazza Partigiani che ospita il terminal Bus e che permette l’accesso al centro mediante una scala mobile passante all’interno della Rocca Paolina, Piazza dell’Università attraverso via Fabbretti o via dell’Acquedotto, la Stazione FS di Fontivegge e Pian di Massiano da cui è possibile spostarsi celermente con il minimetrò).
Nel centro storico di Perugia, splendido esempio di abitato medievale, iniziamo il nostro itinerario da uno degli accessi più caratteristici:
l’Arco Etrusco. Visibile frontalmente da Piazza Braccio Fortebraccio, l’Arco Etrusco o di Augusto rappresenta una delle sette porte di accesso alla città di Perugia. Eretto nella seconda metà del III sec. a.C. e ristrutturato dall’imperatore Augusto nel 40 a.C. a seguito del Bellum Perusinum, ad oggi rappresenta una delle porte etrusche più imponenti e meglio conservate. “Costituito da una facciata attraversata da un solo fornice (cioè da una sola arcata) e da due torrioni trapezoidali presenta sulla parte sommitale sinistra una loggia realizzata in epoca rinascimentale.”
[6] Ai piedi della parte sinistra del torrione si trova una fontana realizzata nel 1621 finemente decorata.
Piazza IV Novembre. Qui si eleva la
Fontana Maggiore. Realizzata tra il 1275 e
1278 in stile gotico da
Nicola e
Giovanni Pisano coadiuvati da
frà Bevignate da Cingoli per la parte architettonica,
Rosso Perugini per la parteBronzea e
Boninsegna Veneziano per la parte idraulica, rappresenta “una delle più potenti espressioni medievali della vita degli uomini.”
[7] Pietra rosa d’Assisi, marmo e bronzo, questi sono i materiali che costituiscono la pregevole opera artistica e idraulica che da sette secoli assolve il suo dovere e celebra l’interconnessione dell’acquedotto perugino con il
monte Pacciano, importante riserva idrica per la città. La Fontana è costituita da “due vasche marmoree poligonali concentriche, sormontate da una tazza bronzea ornata da un gruppo di ninfe dalla quale sgorga l’acqua”.
[8] Inoltre 50 bassorilievi e 24 statue ornano le vasche concentriche. In quella inferiore sono presenti bassorilievi che richiamano “i mesi dell’anno con i segni zodiacali e le scene della tradizione agraria e feudale, nonché le arti liberali e i personaggi della Bibbia e della storia di Roma”. In quella superiore sono raffigurati “nelle statue poste agli spigoli, santi e personaggi biblici, del nuovo e vecchio testamento”
[9] nonché soggetti mitologici.
Adiacenti la Fontana troviamo la
Cattedrale di San Lorenzo, simbolo del potere spirituale e principale edificio religioso della città e il
Palazzo dei Priori simbolo del potere temporale che costeggia Corso Vannucci.
La Cattedrale dedicata al santo Lorenzo, martirizzato secondo la tradizione a Roma nel 258,
fa parte del complesso architettonico che a livello urbanistico prende il nome di “Isola di San Lorenzo” o “Castello di San Lorenzo”. Ricomprende al suo interno oltre che la chiesa, “la loggia di Braccio da Fortebraccio (Capitano di ventura e Signore di Perugia 1423), la massiccia mole del vecchio seminario, le abitazioni dei canonici, ed un porticciolo tardo-medieivale.”
[10] Sia la progettazione che realizzazione dell’opera occupano un arco temporale molto lungo, quasi due secoli, dal 1300 al 1507 senza giungere ad un definitivo risultato. Si pensi in merito alla rifinitura parziale della facciata che, solo nel lato meridionale, evidenzia la presenza di formelle in pietra bianco-rosa, che secondo i progetti avrebbero dovuto adornare l’intero edificio. L’impianto interno della chiesa è dato da “volte a crociera ripartite in tre navate aventi stessa altezza e differente larghezza, scandite da 10 pilastri ottagonali”. Opere di rilievo presenti all’interno della cattedrale sono “il gonfalone di
Berto di Giovanni (1526), che raffigura il profilo della città prima della costruzione della rocca paolina (1540). Il martirio di S. Sebastiano di
Orazio Alfani (1576), la lapidazione di S. Stefano di
Giovanni Baglione (1608), e, soprattutto, la deposizione dalla Croce dipinta da
Federico Barocci nel 1569, una delle più importanti testimonianze della pittura europea del 500. Alla stessa ispirazione risponde la monumentale tela della Madonna tra i patroni della città e i santi Agostino, Francesco e Domenico, di
Giovanni Antonio Scaramuccia (1616).”
[11] Particolarmente suggestiva è la sagrestia grande, realizzata da
Giovanni Antonio Pandolfi da Pesaro, (1573-76), ispirata al modello dell’opera michelangioliana e grottesca antico-romana. Solo alla fine del 700 e inizi 800 le volte dell’intera cattedrale vengono affrescate e i pilastri, marmorizzati.
Collocato all’interno del chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, dove si trovavano un tempo le stanze dei canonici, si trova l’omonimo
Museo Capitolare istituito nel 1923 in occasione del IV centenario della morte di Pietro Perugino. Riaperto e rinnovato nell’allestimento negli anni 2000 consta di un percorso espositivo di ben 25 sale su due livelli che ospitano arredi ed abiti liturgici, sculture lignee, codici miniati tutti provenienti dalle chiese della diocesi, dal duomo e da donazioni. I numerosi dipinti conservati abbracciano un arco temporale che va dal XIV al XIX secolo. Ricordiamo a proposito la presenza di opere attribuite ad
Arnolfo di Cambio,
Agnolo Daddi,
Meo da Siena,
Giannicola di Paolo,
Bartolomeo Caporali, Luca Signorelli (Madonna con bambino tra i Santi). Del percorso museale fanno parte anche l’Area Archeologica della Cattedrale. Da qui è possibile visitare “l’originaria acropoli edificata proprio sopra il terrazzamento etrusco con stratificazioni delle varie epoche: etrusca, romana, tardoantica e medievale. Il percorso, lungo circa un chilometro, svela, oltreché le mura etrusche di terrazzamento, le fondazioni di un tempio coevo, una ricca domus romana e una strada etrusco-romana”.
[12]
Il
Palazzo dei Priori è uno splendido esempio di architettura medievale. Edificato in stile Gotico tra il 1293 e 1443 è stato oggetto di numerosi ampliamenti e rifacimenti. La parte più antica della struttura è la
Sala dei Notari parte angolare fra Piazza IV Novembre e Corso Vannucci. “Nel 1353 l’ampliamento della struttura riguarda il lato del corso, dove il palazzo raggiunge la via dei Priori. Nel XV secolo viene inglobata una torre medievale che, con un arcone, sovrasta la via.”
[13] Infine tra il 1429 e 1443 viene edificata la parte che attualmente ospita i Collegi Cittadini.
[14]
La Facciata che dà verso Piazza IV Novembre, presenta una scalinata a ventaglio che rende agevole l’accesso alla Sala dei Notari. Il portale maggiore, circondato da due trifore, è sormontato da due supporti che sorreggono le statue bronzee di un
Grifo simbolo della città e di un
Leone guelfo. Alla destra delle statue (i cui originali sono conservati all’interno del palazzo) vi sono tre arcate che sorreggono un terrazzo e un pulpito da cui venivano letti gli atti. L’interno della Sala dei Notari è costituita da una sequenza di otto archi trasversali a tutto sesto finemente decorati con coperture lignee. Le pareti rivestite di affreschi risalenti al XIII secolo narrano leggende, storie bibliche e massime e raffigurano stemmi di podestà e ca
pitani del popolo succedutisi nel governo della città. “La facciata verso
il corso lascia intravedere i diversi ampliamenti susseguitisi nel tempo: al primo piano vi sono delle trifore con due esempi di quadrifore mentre al piano superiore sono site 19 splendide trifore gotiche traforate, il cornicione e la merlatura medievale”. Lungo Corso Vannucci si accede all’interno del Palazzo tramite il
Portale Maggiore o
Porta delle Arti costruita nel 1346 e ricca di testimonianze scultoree. Spiccano 2 leoni poggiati su pilastri quadrati sormontati a loro volta da 2 gruppi di grifi che dominano 2 vitelli, simbolo della Corporazione dei Macellai committente dell’opera. Passata la soglia al primo piano si trova si trova la
Sala del Consiglio Comunale impreziosita dalla presenza di un affresco del
Pinturicchio (Madonna fra due angeli). Qui sono ospitate le statue originali che un tempo erano situate all’esterno della Sala dei Notari, poggiate su mensoloni.
L’ultimo piano ospita come detto la
Galleria Nazionale dell’Umbria ma anche la
Cappella dei Priori, finemente affrescata fra il 1454 e il 1480 da
Benedetto Bonfigli con Storie della vita di San Ludovico da Tolosa e Sant'Ercolano
.[15] Fanno parte del Palazzo dei Priori, anche se tra loro distaccati, il Collegio della Mercanzia e del Cambio testimonianza dell’influenza e del potere corporativo dell’epoca comunale.
Il
Nobile Collegio della Mercanzia antica sede della corporazione dei mercanti è accessibile da due “fondachi” del Palazzo dei Priori aperti su Corso Vannucci. “Raro esempio di originalità e conservazione di decorazione lignea a formelle intarsiate di legni pregiati, rivela influssi nordici nell’uso del legno e
orientali nel rigore geometrico. L’originalità si deve all’utilizzo del legno, presente nell’arredo degli edifici religiosi, soprattutto cori e sacrestie, ma d’impiego limitato negli edifici laici. A ciò si aggiunge l’estensione su volte e pareti senza soluzione di continuità del rivestimento a creare un ambiente raffinato e omogeneo, a cui i toni caldi delle diverse essenze lignee conferiscono l’atmosfera d’un bosco autunnale”.
[16]
Il
Nobile Collegio del Cambio è una porzione del Palazzo dei Priori che ospitava la potente corporazione dei cambiavalute. L’accesso alla sede avviene dall'innesto tra Via
Boncambi con Corso Vannucci. Progettato e organizzato a livello architettonico da
Bartolomeo di Mattiolo e da
Lodovico di Antonibo tra il 1452 ed il 1457 si compone della “Sala dei Legisti” in cui si possono osservare magnifici banconi lignei intagliati e intarsiati da
Giampiero Zuccari, a cui segue la “Sala delle Udienze” uno dei maggiori esempi di arte rinascimentale. Gli arredi lignei realizzati da
Domenico del Tasso, sono sormontati dalle decorazioni affrescate realizzate da
Pietro Vannucci, noto come il
Perugino. Dall'angolo in fondo a destra della Sala si accede alla “Cappella di San Giovanni Battista”, realizzata nel 1506-1509 da
Gasperino di Pietro sulla primitiva chiesa di San Giovanni della Piazza. Interamente affrescata da
Giannicola di Paolo tra il 1515 e il 1518, presenta scene del Padre Eterno tra apostoli, evangelisti, dottori della Chiesa, e santi patroni di Perugia, e sull'altare un Battesimo di Cristo con ai lati un'Annunciazione (1515-1516). Le pareti laterali sono decorate da Storie della vita di Giovanni Battista e Sibille.
[17]
Situato a pochi passi dalla Cattedrale di San Lorenzo, precisamente in Piazza Danti, si trova l’accesso al
Pozzo Etrusco. Questa importante testimonianza archeologica ma anche eccezionale opera di ingegneria idraulica ricorda come il territorio perugino sia ricco di tracce lasciate da questa popolazione che ha profondamente influenzato la nostra attuale civiltà. Il Pozzo è raggiungibile mediante un passaggio coperto e uno stretto cortile che conduce ai sotterranei del Palazzo Sorbello. Databile nella seconda metà del III secolo a. C. viene concepito come cisterna per scopi idrici.
[18] La profondità di 37 m oltre che testimoniare la portata dell’opera per l’epoca asserisce l’effettiva capacità per il convogliamento delle acque, ben 424 m
3.
Spostandoci verso Piazza Italia, transitando lungo Corso Vannucci, si arriva all’ingresso di quelli che sono i resti della
Rocca Paolina. Edificata tra il 1540 e 1543 per volere del papa Paolo III sui resti delle case appartenute alla famiglia Baglioni, strenua oppositrice dell’ingerenza papale a Perugia, ingloba al suo interno con possenti volte gli edifici che originariamente si trovavano nel perimetro dell’opera.
[19] Per la realizzazione di questa monumentale Fortezza, che doveva rappresentare il potere pontificio sull’antica città, i progettisti
Alessandro Tomassoni da Terni e
Antonio da San Gallo il Giovane fecero ricorso a materiali provenienti da borgo Santa Giuliana, demolito e saccheggiato. Parzialmente distrutta nel 1848 a seguito di sommosse cittadine, viene successivamente ripristinata nel 1860 per volere del papa Pio IX per po
i essere completamente abbattuta negli anni successivi all’annessione al Regno d’Italia. Oggi sui suoi resti sorgono Piazza Italia, via Masi, Giardini Carducci, viale Indipendenza. Ad oggi la testimonianza di questa imponente opera è data dalla presenza dei sotterranei maestosi quanto suggestivi in cui nel tempo è stato allestito un percorso meccanizzato con scale mobili che facilitano. l’accesso all’acropoli. Nel corso dell’anno questi ambienti suggestivi e a tratti spaziosi si prestano come scenario per fiere e mostre. A soli 5 Km da Perugia, in località Ponte San Giovanni, si trova il
Sepolcro dei Volumni, tomba facente parte di una più vasta necropoli detta del
Palazzone. Il sito scoperto nel 1840 presenta testimonianze funebri dell’età arcaica (VI sec. a.C.) ed ellenistica (III sec. a.C.). Gli ambienti che compongono in particolar modo
l’Ipogeo dei Volumni ricalcano la struttura delle domus romane, riproponendo un vestibolo, un atrio e alcune stanze aperte su di esso. Qui sono ospitate un cospicuo numero di urne cinerarie in travertino e marmo adornate da stupende sculture finemente lavorate.
[20]
Adagiata sulle pendici del Monte Subasio sorge in tutta la sua bellezza la cittadina di
Assisi. Conosciuta in tutto il mondo per aver dato i natali a
San Francesco, patrono d'Italia, questo luogo ricco di spiritualità e bellezze architettoniche dell'epoca medievale è riconosciuto dal 2000 come patrimonio dell'umanità da parte dall'UNESCO. Importante sede di pellegrinaggio rappresenta un centro nevralgico per incontri e confronti sui temi inerenti la pace. Da non perdere: la
Basilica di San Francesco, la
Chiesa di Santa Chiara, la
Cattedrale di San Rufino, il
Tempio di Minerva, l'
eremo delle carceri, la
Basilica di Santa Maria degli Angeli con la
Porziuncola.....
www.visit-assisi.it
Lo splendido borgo di
Spello si trova adagiato su un'altura che domina le pendici del Monte Subasio. Luogo di indiscutibile bellezza trasmette armonia e pace grazie al paesaggio circostante costituito prevalentemente da campi vitati e uliveti rigogliosi. Eletto fra i
Borghi più belli d'Italia presenta vicoli caratteristici, piazzette, scorci mozzafiato e soprattutto l'inconfondibile odore delle varie specie floreali che sono una costante di questo centro in cui si svolgono tutti gli anni le infiorate del
Corpus Domini. Da non perdere: la
Chiesa di Santa Maria Maggiore, dove si possono ammirare gli affreschi Cinquecenteschi del
Pinturicchio,
la
Chiesa di Sant’Andrea, il
Belvedere e le porte urbiche, in particolare
Porta Venere.
http://turismo.comune.spello.pg.it
Comune situato al centro della Valle Umbra
Foligno si presta ad essere comodamente visitato a piedi o in bicicletta dato che la sua estensione è prevalentemente pianeggiante. Di impianto medievale, si caratterizza per la presenza di corsi d'acqua che lo attraversano. Da non perdere: la Cattedrale di San Feliciano, l'Auditorium San Domenico, l'Oratorio della Nunziatella in cui è conservato l'affresco raffigurante il Battesimo di Gesù, opera di
Pietro Vannucci detto il
Perugino,
la
Chiesa Santa Maria di Bethleem e l'
Abbazia di Sassovivo.
http://www.comune.foligno.pg.it/pagine/la-citta-000
La città di
Orvieto sorge su una rupe tufacea che domina la valle sottostante in cui scorre il fiume Paglia, affluente destro del fiume Tevere. Si erge rispetto al piano della campagna dai venti ai cinquanta metri conferendo grande risalto all'impianto cittadino. Da non perdere: il
Duomo capolavoro dell'architettura gotica italiana al cui interno si trova la
Cappella di San Brizio affrescata in tempi successivi dal
Beato Angelico, Benozzo Gozzoli e
Luca Signorelli, il
Pozzo di San Patrizio che possiamo definire prodigio idraulico ed infine la
città sotterranea ricca di grotte, cunicoli, pozzi e cisterne ricavati scavando per millenni la pietra porosa e relativamente malleabile.
https://www.orvietoviva.com/turismo-orvieto/
La "città più bella e vivibile del mondo" secondo le classifiche redatte dalle maggiori riviste specializzate del settore, si erge in cima ad una collina che domina la splendida valle del Tevere. Famosa per aver dato i natali al poeta umanista
Jacopone da Todi, conosciuto per le sue Laudi, potenti e al contempo cruente improntate ad un nudo realismo, la città si caratterizza per numerosi luoghi di interesse storico e artistico. Da non perdere:
Piazza del Popolo cuore pulsante della città in cui si affacciano il
Palazzo Comunale, che ospita il
Museo lapidario, la
Pinacoteca Civica e il
Museo Etrusco Romano, il
Palazzo del Capitano e il
Palazzo dei Priori, l'imponente
Duomo ed infine
la Chiesa di San Fortunato dedicata al santo patrono della città in cui riposano le spoglie di Jacopone.
http://www.comune.todi.pg.it/turismo/
Spoleto rappresenta un naturale set cinematografico grazie alle testimonianze storiche, architettoniche ed artistiche che rendono questo luogo adatto ad una suggestiva visita. L'impianto cittadino di epoca romana, parzialmente rimodellato nel periodo medievale rimane tutt'oggi intatto nel suo fascino. Da non perdere la
Rocca Albornoziana simbolo della città, il
Museo Nazionale del Ducato e per chi non soffre di vertigini il
Ponte delle Torri (alto 80 m e lungo 230) che unisce la Rocca al Monteluco. Per cercare testimonianze Romane basta raggiungere il
Teatro Romano ancora utilizzato per spettacoli e rappresentazioni. Ultimo passaggio obbligato è
Piazza del Duomo che ospita la
Cattedrale di Santa Maria Assunta pregevole esempio di stile romanico.
http://www.comunespoleto.gov.it/turismoecultura/
[Fonti]
[6] Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Arco_Etrusco
[7] Fonte: Walter Binni
[8] Fonte: Touring Club Italiano-La Biblioteca di Repubblica, L'Italia: Umbria, Touring editore, 2004 pag. 112
[9] Fonte: Touring Club Italiano-La Biblioteca di Repubblica, L'Italia: Umbria, Touring editore, 2004. pag. 113
[10] Fonte: http://www.cattedrale.perugia.it/storia-della-cattedrale-di-perugia/
[11] Fonte: http://www.cattedrale.perugia.it/
[12] Fonte: http://turismo.comune.perugia.it/poi/museo-capitolare-cattedrale-san-lorenzo 11
[13] Fonte: http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?language=it&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-mus_8030
[14] Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_dei_Priori_(Perugia)
[15] Fonte: http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?language=it&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-mus_8030
[16] Fonte: http://www.perugiacittamuseo.it/it/projects/nobile-collegio-della-mercanzia/
[17] Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Collegio_del_Cambio
[18] Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Pozzo_etrusco
[19] Fonte: http://www.archeopg.arti.beniculturali.it/
La Galleria Nazionale dell’Umbria, fiore all’occhiello dell’offerta museale umbra supera un importante traguardo quello dei 100 anni di storia e propone una serie di mostre ad hoc per celebrare questo importante risultato. Istituita il 17 gennaio 1918, ospita all’intero di uno spazio prestigioso sito al piano superiore di Palazzo dei Priori a Perugia, la numerosa mole di opere d’arte in gran parte derivante da ordini religiosi sciolti in primis dall’impero napoleonico e successivamente dalla nascita del Regno d’Italia.
Le importanti testimonianze artistico-pittoriche precedentemente conservate presso il Monastero di Montemorcino e la Pinacoteca Pietro Vannucci trovano così adeguata collocazione nel Duecentesco Palazzo dei Priori. Intitolata inizialmente a
Pietro Vannucci, detto il
Perugino, emblema di un’epoca artistica che ha dato lustro all’intera Regione espone su una superficie di 4000 mq attraverso un percorso museale cronologico opere medievali e rinascimentali attribuibili ad
Arnolfo di Cambio,
Nicola e
Giovanni Pisano,
Duccio,
Gentile da Fabriano,
Beato Angelico,
Benozzo Gozzoli,
Giovanni Boccati e
Piero della Francesca. Particolare attenzione è dedicata anche agli artisti umbri tra cui
Benedetto Bonfigli,
Bartolomeo Caporali,
Fiorenzo di Lorenzo,
Perugino,
Pinturicchio e ai loro allievi e seguaci. Completano l’area espositiva sezioni tematiche che trattano il periodo Settecentesco, Ottocentesco dovute a
Orazio Gentileschi,
Valentin de Boulogne,
Pietro da Cortona,
il Sassoferrato,
Francesco Trevisani,
Sebastiano Conca,
Pierre Subleyras,
Corrado Giaquinto,
Jean-Baptiste Wicar solo per citare i maggiori.
Per maggiori informazioni
Galleria Nazionale dell’Umbria
Perugia, corso Pietro Vannucci, 19
Tel. +39 075.58668415
gan-umb@beniculturali.it
https://gallerianazionaledellumbria.it
Le celebrazioni partono ufficialmente la prima domenica di maggio, quando i ceri trasportati distesi e in corteo dalla Chiesa di Sant’Ubaldo in cima al Monte Ingino vengono collocati nella sala dell’Arengo nel Palazzo dei Consoli. L’apice della festa si ha però il 15 maggio di ogni anno, in concomitanza della vigilia in onore del santo patrono di Gubbio Sant’Ubaldo, con la tradizionale corsa delle “macchine a spalla”. Queste gigantesche strutture lignee del peso di 4 quintali, ognuna sormontata rispettivamente dalle statue di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio Abate durante questa ricorrenza danno vita ad una festa tanto sentita quanto caratteristica: una corsa codificata ma certamente non priva di emozioni e pathos che culmina con la risalita al Monte in cui si trova la Chiesa di Sant’Ubaldo luogo in cui vengono custoditi i ceri nel corso dell’anno a differenza delle statue conservate presso la Chiesetta di San Francesco della Pace.
Per maggiori informazioni
https://www.ceri.it
Evento di respiro internazionale che trasforma la città di Perugia in cassa di risonanza per la trattazione dei temi che hanno ad oggetto l’informazione, la sua veicolazione e potenzialità nel panorama attuale sempre più “liquido”.
Oltre che numerosi incontri meeting, tavole rotonde e interventi dei massimi esperti del settore, viene data voce anche alle persone “comuni” che possono partecipare alla creazione di un palinsesto personalizzato attraverso la sezione “You Festival”.
Per maggiori informazioni
https://www.festivaldelgiornalismo.com/
Rievocazione storica che ogni anno dal 1946 nel “Campo de li Giochi” mette alla prova i 10 valorosi cavalieri folignati appartenenti ai rispettivi rioni della città che si contendono il “Palio”. Originariamente nata per risolvere il dubbio su “quale cosa sia di maggior contento a cavalier d’honore: mantenere la grazia del principe o il continuato favore di bellissima et gentilissima dama" oggi viene considerata, in virtù dell’elevato grado agonistico, tecnico e scenografico una delle più belle e rappresentative in Italia.
Si pensi in merito alla sfilata storica che precede la sera prima della Giostra e vede coinvolti ben 800 figuranti che sfoggiano sontuosi vestiti barocchi o il percorso studiato per la sfida caratterizzato da un circuito a forma di “otto” lungo 750 mt, che deve essere percorso per ben tre tornate in cui gli anelli che devono essere centrati diminuiscono contestualmente di diametro per rendere il tutto più avvincente. La Giostra viene proposta annualmente in due edizioni: a giugno la Sfida e a settembre la Rivincita.
Per maggiori informazioni
Ente Autonomo Giostra della Quintana di Foligno
Foligno, Largo F. Frezzi, 2 - 06034 [PG].
Telefono +39 0742.354000.
Email:
info@quintana.it
http://www.quintana.it/
Il Festival di Spoleto conosciuto anche come Festival dei due mondi viene istituito nel 1958 dal maestro e compositore Giancarlo Menotti che grazie alla dedizione e cura ne fa uno degli eventi più rilevanti per la nostra regione. La scelta della “location” ricade sulla piccola cittadina umbra proprio per le sue intrinseche caratteristiche distintive: il centro storico di piccole dimensioni crea una atmosfera raccolta e coinvolgente, la presenza di ben due teatri all’italiana garantiscono la fruibilità di eventi di alta levatura anche simultaneamente, la presenza non solo scenica ma anche funzionale dello spazioso teatro romano e della piazza Duomo, eletti ad auditorium fanno infine da cornice alle performance degli artisti di calibro internazionale che spaziano dal mondo del teatro, alla prosa, dalla lirica alla poesia sino alla danza.
Per maggiori informazioni
Fondazione Festival dei Due Mondi
Spoleto, Via Vaita Sant’Andrea - 06049 [PG].
Telefono +39 0743.221689
Email:
info@festivaldispoleto.com
http://www.festivaldispoleto.com
Umbria Jazz rappresenta certamente una delle kermesse musicali più famose in Italia e nel mondo. Dal lontano 23 agosto 1973, anno della sua nascita, vede coinvolti artisti sia nazionali che internazionali (
Dizzy Gillespie, Sarah Vaughan, Art Blakey, Charles Mingus, Gil Evans, Gerry Mulligan, Chet Baker, Cecil Taylor, Archie Shepp, Keith Jarrett) che si esibiscono e rendendo la città di Perugia e altre località umbre, crocevia di culture e luoghi di sperimentazione musicale. L’immediato successo connesso al Festival UJ, ideato dal commerciante perugino Carlo Pagnotta, estimatore del genere musicale, trasforma la città e altri centri fra cui Gubbio, Spoleto, Todi, Piediluco (TR) in palcoscenici a cielo aperto. Ma ben presto fattori logistici, amministrativi e di sicurezza rendono necessarie misure di controllo finalizzate a garantire una ordinata e piacevole partecipazione degli spettacoli che oggi si svolgono prevalentemente a Perugia presso l’
Arena Santa Giuliana,
Teatro Pavone, Oratorio Santa Cecilia,
Piazza IV Novembre,
giardini Carducci e varie altre location d'eccezione.
Per maggiori informazioni
Fondazione di partecipazione Umbria jazz
Perugia, Piazza Danti 28, 06122
Telefono +39 075.5732432
Email:
info@umbriajazz.com
http://www.umbriajazz.com
Sulle orme di Perugia anche il centro storico di
Orvieto ormai da ben 25 anni ospita artisti Jazz provenienti da tutto il mondo e propone una non stop di 5 giorni invernale dal 26 dicembre al 1 gennaio che vede susseguirsi concerti dalla tarda mattina alla notte fonda e che fanno risuonare tanta buona musica per le piazze e nelle location più rappresentative della città. Luoghi eletti per gli spettacoli sono il
teatro Mancinelli, il
Duomo, il
Palazzo del Capitano del Popolo, il
Palazzo dei Sette, il
Museo Emilio Greco e l’
ex convento di San Francesco. Naturalmente la buona musica va a braccetto con la buona tavola e così vengono organizzati Jazz lunch e Jazz dinner nei locali del centro per presentare le tipicità del territorio.
Per maggiori informazioni
Fondazione di partecipazione Umbria jazz
Perugia, Piazza Danti 28, 06122
Telefono +39 075.5732432
Email:
info@umbriajazz.com
http://www.umbriajazz.com
La vivacità e freschezza dei borghi umbri oltre la cultura e tradizione sedimentata nei secoli, passa certamente dalle rievocazioni storiche, che ancora oggi, puntualmente rivivono durante specifici periodi dell’anno. Esempio calzante è la Corsa dell’anello a Narni che si svolge ogni anno nell’ultima settimana del mese di aprile e la seconda domenica di maggio. Questo evento che si fonda sui festeggiamenti del patrono di Narni, Giovenale, vede il suo apice il
3 maggio, giorno della Corsa.
La "
Corsa del Palio", oggi indicata nel programma della rievocazione come "
Corsa all'anello storica", è una gara introdotta nel 1969, corsa su un percorso ellissoidale consistente nell’infilzare con una lancia, al galoppo, un anello sospeso. Ogni terziere dispone di tre cavalli e cavalieri ma a contendersi l'anello saranno solo due cavalieri alla volta, ciascuno per ciascun terziere. L'antico rito di ottenere in vittoria l'anello conquistato viene suggellato dal terziere vincitore tenendo in custodia, fino alla prossima edizione della corsa, l'anello d'argento. Con il passare dei secoli “la
Giostra” si arricchisce di altri giochi tra cui la “
Lotta tra il toro ed il bufalo”, e la “
Quintana”, gara equestre consistente nel colpire sempre al galoppo, con una lancia, un bersaglio posto sul braccio sinistro di una sagoma denominata “
Saraceno” o “
Moro”.
Per maggiori informazioni
http://www.corsallanello.it/
Nel giorno del Corpus Domini, Spello si trasforma in un “tappeto di fiori”: artisti locali e non solo, esprimono tutto il proprio estro, creatività ed abilità utilizzando esclusivamente elementi floreali e vegetali che, assemblati con cura e perizia, danno vita ad opere variopinte e profumate. Circa 1500 metri di tappeti e quadri floreali adornano piazze e strade con temi legati a motivi religiosi ed eucaristici.
L’usanza delle infiorate è fatta risalire agli inizi del 1900 quando una donna disegnò sulla strada, in occasione della festa, una semplice decorazione floreale che ottenne immediatamente il plauso degli abitanti ed incoraggiò questa virtuosa tradizione.
Per maggiori informazioni
http://infioratespello.it
Questa tradizionale competizione che si svolge nella città di Gubbio, precisamente in Piazza della Signoria, già dal 1461 nell’ultima domenica di maggio, vede coinvolte le Società dei balestrieri Eugubini e Biturgensi (San Sepolcro). I partecipanti che indossano caratteristici costumi d’epoca, si sfidano nell’utilizzo della “balestra da postazione”, arma di comprovata potenza e precisione, dato che permette di colpire un bersaglio denominato “tasso” ad una distanza di 36 metri. Il Balestriere che riesce a colpire il punto più vicino al centro del bersaglio viene premiato con un “Palio”, uno stendardo realizzato con tessuti pregiati da un noto artista. La manifestazione, viene intervallata dalla presenza degli sbandieratori, che con maestria e virtuosismo impreziosiscono la gara e si conclude con la sfilata dei partecipanti per le vie della città.
Per maggiori informazioni
Telefono +39 075.9220693
Email:
info@iat.gubbio.pg.it
https://www.balestrierigubbio.com/
Anche a Città della Pieve la domenica successiva al Ferragosto si respira un’aria medieval-rinascimentale, in occasione del Palio dei Terzieri, rievocazione storico-culturale che vede mobilitare i “quartieri” storici della città, Castello o Classe dei cavalieri (Aristocrazia), Borgo Dentro (Borghesia), Casalino o Classe dei Pedoni (Contadini). Un corteo storico con ben 800 figuranti in costumi d’epoca aprono la manifestazione accompagnando da Piazza Plebiscito gli arcieri al Campo di Santa Lucia, luogo in cui si svolge la gara di tiro con l’arco. I campioni, tre per ogni Terziere, hanno a disposizione tre frecce per ciascun tiratore. I bersagli sono tre sagome mobili in forma di toro chianino, montate su un’unica giostra; ogni toro di legno ha una fascia con i colori del rispettivo Terziere. Dal primo al terzo turno, la velocità della giostra aumenta e cogliere il bersaglio diventa sempre più difficile. Colui che va a segno più volte si aggiudica l’ambito palio.
Per maggiori informazioni
Associazione Ente Palio dei Terzieri
Piazza G. Matteotti - La Rocca
06062 Città della Pieve (PG) - Italia
Telefono: +39 0578.298840
Email:
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http://www.paliodeiterzieri.it/
Il Calendimaggio affonda le sue radici storiche in consuetudini pagane che celebrano la fine del periodo invernale aspro, tenebroso e triste contrapposto allo sbocciare della stagione primaverile, per antonomasia legato al risveglio dei cicli biologici naturali e umani. L’allungarsi delle giornate, lo splendere del sole, i prati fioriti fanno da cornice al periodo di spensieratezza che contraddistingue questa festa in cui gruppi di giovani, si spostano tra i vari rioni della città e compongono versi e fanno serenate sotto i balconi delle giovani donzelle. Questa festa che si celebra con cadenza annuale ogni primo mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dopo il 1º maggio, prevede una sfida per la conquista di un “Palio” tra le due “Parti” o fazioni contrapposte della città: la “Nobilissima Parte de Sopra” e la “Magnifica Parte de Sotto” sin dal Trecento in lotta fra loro. Alle armi lasciano spazio, oggi, cortei in cui sfilano magnifici costumi medievali, rievocazioni di vita del tempo ed esibizioni musicali. Naturalmente una giuria qualificata ed imparziale composta da esperti di fama internazionale ogni anno decreta la “Parte” vincitrice che viene poi proclamata dal “Maestro del Campo”.
Per maggiori informazioni
Ente Calendimaggio Assisi
Palazzo dei Priori, Piazza del Comune 1
06081 Assisi (PG) – Italia
Telefono: +39 075.8138688
Email:
entecalendimaggiodiassisi@gmail.com
http://www.calendimaggiodiassisi.com/
Ogni anno dal 1981, lungo le pendici del Monte Ingino, a Gubbio, viene allestito l’Albero di natale più grande del mondo dedicato al Santo Patrono della città, Ubaldo. Le dimensioni ciclopiche dell’opera sono certificate e riportate nel “Guinnes World Record” in cui vi è menzionato il "World's Largest Christmas Tree". I numeri parlano da soli: 8,5 Km di cavi, 650 m di altezza, 260 punti luminosi di colore verde, 300 luci multicolore e una stella cometa sulla parte sommitale di ben 1000 m
2 composta da ben 200 luminarie danno conto delle dimensioni dell’opera visibile in tutto il suo splendore anche dallo spazio. L’accensione dell’albero, come da tradizione, avviene durante la vigilia dell’Immacolata (7 dicembre) ed ogni anno un personaggio associazione e il suo spegnimento in concomitanza della festa dell’Epifania (6 gennaio).
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